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Editore: Acro-Pòlis
Reparto: Scienze sociali
ISBN: 9791281581067
Data di pubblicazione: 16/05/2024
Numero pagine: 64
Collana: Acro-pòlis in folio
Per l'immaginario collettivo i giornalisti sono ormai solo una casta di privilegiati, asserviti al potere e al mainstream. Stampa e televisione sono spesso additate dalle comunità del web come responsabili di grandi menzogne collettive. La delegittimazione dei media va intanto di pari passo con il diffondersi in rete di negazionismi e visioni semplificate del mondo. No-vax, omofobia, razzismo di genere e xenofobia sono i vessilli intorno ai quali si raccolgono nuove tribù digitali, ognuna chiusa nel recinto delle proprie opinioni precostituite. Competenze e professionalità vengono cancellate dall'orizzontalità della rete. I politici scrivono su Twitter. Nel frattempo, il giornalismo d'élite si ritira nei salotti televisivi e nel solito giro dei nomi noti, in una spirale autoreferenziale. Dobbiamo dire addio alla democrazia come spazio pubblico che l'Illuminismo ci ha lasciato in eredità?
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