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Le sette meraviglie del mondo antico. Un viaggio attraverso i più grandi tesori della storia
Hughes Bettany

Le sette meraviglie del mondo antico. Un viaggio attraverso i più grandi tesori della storia

Editore: Mondadori

Reparto: Storia del mondo antico. archeologia

ISBN: 9788804794226

Data di pubblicazione: 07/10/2025

Numero pagine: 468

Traduttore: Marangon P.

Collana: Le scie. Nuova serie stranieri


30,00€
Disponibile dal 07-10-2025

Sinossi

Magnifici giardini e misteriose piramidi, statue colossali e templi superbi: a partire dall'Età del bronzo fino al culmine dell'età ellenistica, lungo le rotte del Mediterraneo e seguendo le correnti dei grandi fiumi, il mondo antico si popolò di opere straordinarie. Le sette «meraviglie», così le chiamarono i greci che per primi le catalogarono. Dall'Egitto all'Asia Minore, dalla Grecia a Babilonia, esse collegavano l'Occidente e l'Oriente e disegnavano la mappa del mondo allora conosciuto. Prodigi architettonici, frutto dell'ingegno, della volontà, talvolta dell'immaginazione più sfrenata, le sette meraviglie non erano soltanto una tangibile rappresentazione del potere o della religione; ma davano forma e sostanza alle idee sulla politica, l'aldilà, la conoscenza e la natura, in una tensione perenne tra il desiderio di eternità e la fragilità della materia, tra l'illusione dell'onnipotenza e il limite delle possibilità umane. La piramide di Cheope, i giardini pensili di Babilonia, la statua di Zeus a Olimpia, il tempio di Artemide a Efeso, il mausoleo di Alicarnasso, il colosso di Rodi e il faro di Alessandria: queste meraviglie parlavano ai loro contemporanei, e i loro nomi hanno continuato a riecheggiare nei secoli come emblemi della gloria dell'antichità, anche dopo che il tempo, gli uomini o la natura le avevano ridotte in macerie o cancellate. Ma che senso hanno, per noi, oggi, queste spettacolari costruzioni? Perché ci affascinano ancora? Come scrive la storica britannica Bettany Hughes, ci sentiamo legati alle meraviglie dell'antichità perché ci fanno sognare, ci spingono oltre le possibilità che abbiamo come singoli individui, ci danno speranza. Ponte sospeso tra il passato e il presente, sembrano indicarci le meraviglie che saremo capaci di costruire nel futuro. Un libro affascinante, che non manca di attingere alle più recenti scoperte archeologiche, per una vivace ricostruzione ricolma di storie, di persone e di luoghi.

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