Sinossi

Nel settembre del 1917, il giovane giornalista americano John Reed giunse a Pietrogrado, nel cuore della Rivoluzione Russa, proprio quando il popolo, esasperato dalla guerra e dalla miseria, stava per scatenare un conflitto che avrebbe cambiato per sempre le sorti del Paese. In un racconto appassionato e vivido, Reed documenta i dieci giorni cruciali della Rivoluzione d'Ottobre, offrendo una testimonianza diretta e unica di quegli eventi epocali. Attraverso le sue parole, il lettore si ritrova immerso nelle piazze infuocate, a fianco degli operai, dei soldati e dei contadini che, sotto la guida dei bolscevichi e di Lenin, prendono il controllo di Pietrogrado, culminando nella presa del Palazzo d'Inverno. Pubblicato per la prima volta nel 1919, I dieci giorni che sconvolsero il mondo rimane uno degli esempi più potenti di giornalismo politico, una cronaca di un evento che ha segnato la storia del Novecento. Senza mai cedere alla retorica, Reed offre un resoconto onesto, diretto e coinvolgente, restituendo la "visione dal basso" di una Rivoluzione che non fu solo il frutto di manovre politiche, ma anche di un enorme slancio popolare verso la liberazione e l'uguaglianza. Un'opera che, a distanza di un secolo, mantiene intatto il suo fascino e la sua potenza narrativa, permettendo di rivivere uno dei momenti più significativi della storia moderna.