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Editore: Solferino
Reparto: Problemi e servizi sociali
ISBN: 9788828217954
Data di pubblicazione: 19/09/2025
Numero pagine: 272
Collana: Saggi
Perché, pur riconoscendo la gravità del problema, non facciamo nulla per fermare il cambiamento climatico? Perché continuiamo a bruciare combustibili fossili come se la Terra fosse in liquidazione? Matteo Motterlini ci porta dove nemmeno gli ambientalisti osano guardare: dentro il nostro cervello. Un organo progettato per sopravvivere nel Pleistocene, ma oggi spaesato di fronte a una crisi a rilascio lento. Proprio come nella celebre metafora della rana bollita, rischiamo di restare immobili in una pentola che si scalda a poco a poco senza attivare il nostro sistema d'allarme. Siamo nell'era del capitalismo limbico: un'economia della dopamina che lucra sul bisogno di gratificazioni facili, istantanee e continue. Viviamo più a lungo, ma pensiamo sempre più a breve. E mentre continuiamo a produrre, consumare, bruciare - gas, carbone, petrolio - cresce il consenso per leader sovranisti che negano l'origine antropica del riscaldamento globale o ne minimizzano gli effetti. È chiaro ormai che non è solo il clima a essere fuori controllo. Lo siamo anche noi. Che fare? La risposta non è l'ennesima guida al compostaggio felice. Serve un riconoscimento più radicale: il problema, prima ancora che ecologico, è cognitivo. È il nostro modo di pensare a essere diventato insostenibile. Dobbiamo disinnescare le trappole mentali che ci bloccano, ci illudono di avere ancora tempo, ci spingono verso un fatalismo rassegnato. Questo libro è un grido d'allarme, ma anche un manuale pratico per intervenire - subito - smontando pregiudizi, allenando lo sguardo critico, costruendo strategie di cambiamento. Per trasformare l'impasse in svolta, l'inerzia in azione, l'ineluttabile in possibilità.
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