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Editore: Neri Pozza
Reparto: Problemi e servizi sociali
ISBN: 9788854531512
Data di pubblicazione: 06/06/2025
Numero pagine: 256
Collana: I colibrì
Nel gennaio 1966 Adriano Celentano canta a Sanremo la prima canzone ecologista d'Italia: Il ragazzo della via Gluck. Sei mesi dopo, Fulco Pratesi fonda la sezione italiana del Wwf. Queste date possono essere considerate l'inizio del movimento verde italiano, anche se già dal 1955 Italia Nostra si batte per un'urbanistica rispettosa dell'ambiente. Negli anni Settanta viene pubblicato il rapporto I limiti dello sviluppo del Club di Roma, che denuncia lo sfruttamento delle risorse limitate della Terra. I primi partiti verdi europei approdano nei parlamenti, in Italia nell'87. Il disastro di Cernobyl' ha dato vigore alle lotte antinucleari, che sfociano in Italia nel referendum contro l'energia atomica. Da allora gli ecologisti, in politica, ottengono risultati altalenanti. Mentre in Francia e Germania toccano punte del 20% dei voti, in Italia si fermano al 6% nel 1989. Dopo la conferenza del 1992 a Rio de Janeiro la lotta contro l'inquinamento si amplia: prende di mira tutte le emissioni di CO 2, accusate di provocare riscaldamento globale e cambiamento climatico. La keniota Wangari Maathai, prima ministra ambientalista in Africa, nel 2004 vince il Nobel per la Pace. Che tre anni dopo va all'ex vicepresidente Usa Al Gore, anch'egli ecologista. Nel 2018 esplode il fenomeno Greta Thunberg e nuove generazioni si danno all'attivismo, con azioni dirette nonviolente ma anche vandalismi che originano polemiche. Il Green Deal in Europa e nel mondo gli accordi di Kyoto e Parigi dettano legge: i governi impongono la transizione energetica, causando grossi problemi a settori dell'economia e la defezione di Stati negazionisti, come gli Stati Uniti di Donald Trump.
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