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Editore: Aracne
Reparto: Letterature straniere: critica
ISBN: 9788854834965
Data di pubblicazione: 30/11/1999
Numero pagine: 208
Iris Murdoch, (1919-1999), pensatrice e scrittrice di origine irlandese, è stata una figura tanto atipica quanto importante nell'ambiente filosofico britannico, in cui ha lavorato come docente, e di grandissimo rilievo nel mondo accademico e letterario internazionale. La sua opera occupa un posto importante nel campo dell'indagine morale contemporanea. Come filosofa e come prolifica narratrice, Murdoch ha anticipato molti temi centrali dell'etica recente, come la relazione tra l'identità umana e l'idea del Bene e la relazione tra morale e letteratura. In questo volume l'analisi dei due romanzi che rappresentano la svolta, nello sviluppo del pensiero di Murdoch, verso il superamento dell'esistenzialismo sartriano, intende far emergere il serrato e ininterrotto dialogo che la filosofa instaura, di volta in volta, con il pensiero di Simone Weil, o con quello di Platone ad esempio, o con le opere dell'arte figurativa che tanto spazio occupano all'interno della sua riflessione.
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