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Editore: Susil Edizioni
Reparto: Problemi e servizi sociali
ISBN: 9788855405607
Data di pubblicazione: 06/02/2023
Numero pagine: 136
Collana: Sharing
Il carcere costituisce da sempre una "comunità chiusa", caratterizzata da dinamiche che solamente le figure istituzionali che vi lavorano e i detenuti che vi dimorano conoscono in maniera particolareggiata. Le peculiarità di tali dinamiche si riscontrano in tutte le dimensioni della realtà penitenziaria. Fra queste vi è anche il linguaggio o, per meglio dire, vi sono i linguaggi, visto che il carcere può essere considerato un universo linguistico costellato di una miriade di forme comunicative. Vi è infatti il gergo, parlato dai detenuti, e il burocratese, utilizzato dall'amministrazione penitenziaria. Vi sono inoltre forme di linguaggio non verbale, quali i tatuaggi e il comportamento depressivo e aggressivo, che possono sfociare in gesti di autolesionismo o in episodi di protesta collettiva. Questo volume intende analizzare uno dei particolari aspetti dei linguaggi del carcere, quello della relazione comunicativa che si instaura tra educatore e detenuto, che deve avere particolari caratteristiche per poter arrivare alla buona riuscita della rieducazione del soggetto recluso.
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