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Editore: ABE
Reparto: Letteratura italiana: testi
ISBN: 9788872971925
Data di pubblicazione: 05/06/2025
Numero pagine: 154
Collana: Donne reali e uomini d'arme
Il giovane Vicerè Fernando d'Aragona, figlio di Federico III di Napoli e Donna Sabella del Balzo, era stato vittima dello scontro fra Spagnoli e Francesi per il predominio del Sud. Dopo il successo del Gran Capitano Cordova, tradotto anch'egli prigioniero a Valencia (1503), fu confinato nel Castello di Xàtiva, vedendo decaduti tutti i suoi titoli, da quello di Marchese di Bisceglie a quello di Viceré del Regno di Sicilia. La Reggia di Valencia era fra le più lussuose di Spagna, già ammirata dal tedesco Jerome Münze durante la sua visita del 1494, per la bellezza dei giardini e del palazzo con una miriade di stanze, poi modificate in meglio per la presenza stabile dell'ex Corte napoletana. Questi parenti, anche se non ebbero una grande influenza sulla Corte, rappresentarono, con il loro lignaggio e i loro costumi, la forte influenza straniera di matrice rinascimentale. Poco dopo il matrimonio a Segovia con la Regina Isabella del Portogallo (figlia di Maria e quindi nipote del fu Re Ferdinando di Spagna), nel 1523, l'Imperatore Carlo V liberò Fernando III dalla vicina prigione di Xativa e, nel concedergli la mano della matrigna Germana, lo elevò a Vicerè in Valencia. Il 28 novembre del 1526 Fernando di Napoli entrò in città da Porta San Vicente verso la Cattedrale, dove giurò solennemente per il suo ufficio. Per l'occasione vi sarebbe giunta anche la mamma Isabella, la quale, dopo l'esilio in Francia e la morte del marito a Tours, trascorse il resto della sua vita a Blois. Con l'ex Regina di Napoli giunsero a Valencia le infanti Julia e Isabella, Marcia Falconi (che aveva allevato il Duca e i suoi fratelli), Beatrice de Rufelli, Giovanna Calva, Giovannella di Penya e altre dame che l'avevano servita nel Palazzo di Blois dopo la morte del marito Federico I. Con due prestigiosi e colti Sovrani come la Viceregina Germana di Foix e suo marito, il Palazzo Reale di Valencia divenne il centro nevralgico del Regno, ma non mancarono le polemiche verso Germana, ricordata per la dura repressione dei Germanias ai tempi del Cattolico. Ricominciava qui, esiliato dal mondo, la vita del Marchesino di Bisceglie che aveva seguito la madre Regina Isabella del Balzo durante il suo lungo viaggio per l'incoronazione, da Barletta a Napoli. Fu lui l'ultimo blasonato della casata d'Aragona di Napoli, Ferdinando III, fatto fuori dallo zio Cattolico e dai Francesi, con la divione in due del Regno di Napoli. Fu proprio lui che tentò il colpo finale sposando la vedova dello Zio Cattolico, la Regina Germana, nella speranza di essere reintegrato presto nel suo Regno di Napoli, proprio quello che più non vide.
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