Sinossi

La seconda parte del Decameron, altre cinque giornate, altre cinquanta novelle. E la consueta, mirabolante varietà di tipi umani, di situazioni, di vizi e di virtù, sempre incorniciata nel raffinato ed elegante tessuto connettivo della "lieta brigata" dei narratori. L'operazione compiuta da Luciano Corona, la sua "riscrittura" integrale in italiano moderno, ancora una volta ci permette di godere del variopinto mondo boccacciano con la facilità e scorrevolezza che ben conosce chi già ha avuto modo di leggere gli altri lavori di questo "salvatore e popolarizzatore" delle grandi opere della letteratura italiana. Nessun intoppo espressivo, nessuna costruzione sintattica troppo arzigogolata per il gusto moderno, nessuna necessità di ricorrere a note esplicative e dispersive ostacolano il piacere di una lettura scorrevole e accattivante. In questo libro, che completa la riproposta, accessibile a tutti, del capolavoro trecentesco, il lettore potrà ammirare divertito l'arguzia con cui personaggi felicemente delineati riescono, con una battuta fulminante, a zittire un provocatore o a evitarsi guai seri o una semplice, ma imbarazzante figuraccia. Sono i racconti, alcuni dei quali fra i più famosi di Boccaccio, in cui si celebra lo spirito mordace e il gusto per la parola giusta al momento giusto che tanto caratterizzano ancora oggi i "toscanacci".