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Editore: Maggioli Editore
Reparto: Diritto
ISBN: 9788891677198
Data di pubblicazione: 19/09/2025
Numero pagine: 248
Collana: Non profit
La disciplina delle ONLUS (d.lgs. n. 460/1997) ha coinvolto circa 22.000 soggetti. Successivamente due interventi hanno modificato il quadro: l'istituzione del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) ad opera del d.lgs. 117/2017, o CTS, e il D.L. 84/2025, conv. con mod., in legge 108/2025, che ha completato la riforma fiscale del Terzo Settore con entrata in vigore dal 1° gennaio 2026.Entro il 31 marzo 2026, le Onlus dovranno scegliere se continuare la propria attività - senza scioglimento - iscrivendosi al RUNTS e conservando il fondo patrimoniale, o se sciogliersi e rimanere fuori dal RUNTS, devolvendo il fondo incrementale secondo le regole del Codice del Terzo Settore. La continuazione dell'attività comporta la valutazione della convenienza di adottare una forma giuridica o un'altra tra quelle disciplinate dal CTS. Si tratta di una scelta discrezionale degli organi di governance che comprende anche (e probabilmente in prevalenza) la disamina dei regimi fiscali applicabili, previa analisi della commercialità/non commercialità delle attività e della natura dell'ente. In alternativa, le Onlus potrebbero scegliere di diventare un'impresa sociale o un ente commerciale attratto alla normativa del TUIR. Il volume propone una guida operativa attraverso l'approfondimento puntuale: delle disposizioni fiscali e IVA applicabili agli enti del Terzo Settore, con tutte le novità che attendono il 2026, nonché, del processo di transizione al RUNTS sotto il profilo civilistico. Particolare attenzione è dedicata all'adeguamento statutario dell'ente, alla revisione degli assetti organizzativi, contabili e di bilancio in funzione delle dimensioni, alla scelta della forma giuridica. In questo contesto, l'aggiunta dell'art. 79-bis alle disposizioni del Codice del Terzo Settore - riguardo l'esenzione condizionata dalla tassazione delle plusvalenze dei beni - costituisce un incentivo concreto al passaggio delle Onlus nel perimetro degli ETS. La norma, infatti, garantisce continuità al regime agevolato già previsto dalla legislazione specifica delle Onlus, riconoscendo la non imponibilità delle plusvalenze figurative a certe condizioni.
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