Sinossi

La vita, ogni suo aspetto, è mutevole, mutante. Nel dopo non c'è un prima proponibile ma solo da poter ricordare, immaginare. "La poetica dell'attimo" serve a fissare ciò che è nel prima e che perderebbe significato e con esso senso e realtà, nel dopo. Un "rallenty emozionale" che fermi il tempo convenzionale, questo perché lo esclude, portandoti in un tempospazio altro in accordo con altre logiche, improvvisi 'armonici' che ci agiscono e rivelano un esser stati, un aver avuto sensi mentre mutava ogni cosa, tu compreso. Nell'infinita velocità del microcosmo e degli astri tutti, in coincidenza di fatti naturali percepinterpretati dalla mente, anch'essa mutante.In questa supervelocità "rallenty'" è la cifra, è quel momento in cui entri in un altro spazio empo. 'Percepito' e "poetica dell'attimo", mentre si continua a sfiorire consapevolmente, imputridendo per altri semi, irrimediabilmente altri. Fertile vita.