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Editore: Arca Edizioni
Reparto: Storia d'europa
ISBN: 9788895561325
Data di pubblicazione: 08/12/2025
Numero pagine: 375
In un'epoca in cui il recupero della memoria femminile è spesso guidato da logiche ideologiche, questo libro restituisce dignità e complessità a una figura dimenticata e controversa: Margherita Sarfatti. Intellettuale, critica d'arte, biografa e confidente di Mussolini, Sarfatti fu molto più di una musa: fu artefice, testimone e infine vittima del regime che contribuì a plasmare. Attraverso una narrazione che intreccia biografia e romanzo, Javier Ruiz Portella esplora la sua visione del mondo, il suo pensiero estetico e politico, e il suo ruolo centrale nella costruzione del mito fascista. Sarfatti concepiva la politica come ricerca della bellezza e del sacro, in un'epoca segnata dalla perdita di senso e dalla morte di Dio. Il suo fascismo culturale aspirava a un'unità spirituale, lontana dalla brutalità del potere tirannico. Il libro indaga anche il silenzio che avvolge la sua rottura con Mussolini, la scomparsa delle lettere, e il mistero di una donna che seppe cogliere la degenerazione del potere prima di subirne le conseguenze. La sua germanofobia, la sua critica al neorealismo e alla democrazia americana, il suo amore per il jazz e la sua intuizione politica fanno di lei una figura straordinaria, capace di incarnare una aristocrazia democratica mai realizzata. Un ritratto potente e sfaccettato di una delle donne più influenti del Novecento italiano, che merita di essere riscoperta non come semplice musa, ma come pensatrice e protagonista.
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