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Editore: Youcanprint
Reparto: Scienze sociali
ISBN: 9791224011781
Data di pubblicazione: 29/05/2025
Numero pagine: 102
I figli di nessuno. Tra l'ottocento e la prima metà del novecento, Cagliari aveva una grande "piaga", erano i cosiddetti "piccioccus de crobi", Il nome derivante dalla cesta solitamente utilizzata come porta spesa. Talvolta adoperata anche come sgabello, nei momenti di riposo. All'occorrenza diventava un riparo di fortuna, per proteggersi dalla pioggia o dal sole. Svariati figli di nessuno, monelli, talvolta ladri per bisogno. La gente non li approvava né tanto meno li sopportava. Persone senza scrupoli, li assoldava per affari poco puliti. Il clero se li contendeva, per dare loro un avvenire, magari per sopperire alle vocazioni religiose, come fecero alcune suore della Carità Vincenziana, insegnando loro a leggere e scrivere, facendo del bene in ogni modo a quei bambini, adolescenti sfortunati. In un periodo difficile, in cui la società sarda arrancava per sopravvivere. Loro furono la testimonianza della miseria più nera. Molto fecero due suore, in particolar modo, suor Giuseppina Nicoli e suor Teresa Tambelli.
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