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Editore: Castelvecchi
Reparto: Filosofia occidentale moderna
ISBN: 9791256145676
Data di pubblicazione: 09/05/2025
Numero pagine: 192
Collana: Nodi
Per decenni, anche a sinistra, si è accolto con entusiasmo l'annuncio della "fine del lavoro", resa possibile dai progressi tecnologici. Oggi quella stagione appare definitivamente tramontata. Nuove ricerche hanno riportato il lavoro al centro del dibattito, riconoscendolo come spazio cruciale per la formazione delle identità e delle soggettività. Per Laura Pennacchi, ripensare oggi il significato del lavoro significa confrontarsi con le trasformazioni profonde imposte dal neoliberismo ai nostri desideri e bisogni. Ma vuol dire anche mettere in discussione la cupa antropologia ereditata da pensatori come Machiavelli e Hobbes, con i loro assunti sull'egoismo e la malvagità dell'essere umano. Il lavoro emerge così, ancora una volta, come uno strumento insostituibile per la realizzazione personale e per lo sviluppo della democrazia.
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