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Editore: LetteraVentidue
Reparto: Architettura
ISBN: 9791256441143
Data di pubblicazione: 26/11/2025
Numero pagine: 144
Collana: Alleli/Projects
Alcune osservazioni sul senso di questo libro, fatto di due libri Nel lavoro di Studio MC2AA la ragione della forma plasma l'architettura delle relazioni. La ricerca plastica configura lo spazio intorno alle persone attivando la dimensione sociale delle possibili esperienze di vita in rapporto con i luoghi. Lo fa senza compiacimento e senza retorica seguendo l'indicazione di Ernesto Nathan Rogers per cui l'unica garanzia è l'indice etico di una poetica. Pensare e fare, teoria e progetto, arte e architettura sono le dialettiche che affiorano in quella evidente tra dato formale e dato sostanziale. Leggendo questi opposti che si attraggono il volume si divide in due libri disposti uno sopra l'altro e separati da un sottile soffio di aria. Il primo - "Forma " per la parte teorico-artistica - raccoglie la riflessione critica che collega le architetture al Piano come elemento generatore di ogni progetto, le dieci categorie in cui si può declinare per diventare architettura, alcuni saggi critici, una stretta selezione antologica, precisi riferimenti artistici e le sculture realizzate con Paolo Mezzadri. Il secondo - "Relazione" per i progetti e le opere - presenta il lavoro professionale in un ordine inedito e strettamente riferito al ragionamento critico del primo. Su due binari paralleli e, al tempo stesso, convergenti ancora una volta due libri possono essere sfogliati da soli o insieme ma devono essere costantemente collegati, pagina per pagina, seguendo i continui rimandi tra i passaggi di scrittura del libro A e i riferimenti progettuali del libro B. A cavallo tra i due alcune immagini sembrano cercarsi. Si trovano e si completano solo attraverso la grazia di evocazione che avvicina arte e architettura quando presentano evidenti affinità elettive. La composizione che appare si dimostra molto più potente della somma delle due immagini. Si salda allora un nesso invisibile tra loro che può stimolare in chi guarda una sospensione di rimando e di stupore come succede, per altre vie, nell'emozione dell'intuizione progettuale, sempre fonte di meraviglia in chi la prova. È proprio questo che abbiamo cercato di ricordare: quel brivido, effimero ma decisivo, che ci regala, nonostante tutto, il mestiere dell'architetto per come lo pensavano prima di noi Rogers e Culotta guardando a Pavese, nell'attimo in cui si tocca la forma poetica che coglie le relazioni tra le persone e i luoghi.
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