Sinossi

Un romanzo pungente, ironico e struggente sulla vecchiaia, la solitudine e la ricerca di senso. Alla Residenza Eucalipto, elegante casa di riposo per anziani benestanti, si consuma ogni giorno un'esistenza in bilico tra apparente serenità e malinconica rassegnazione. Saverio Innocenti, sessantaseienne disilluso e osservatore sarcastico del mondo, trascorre le sue giornate tra routine, riflessioni e notturni colloqui con Ludovica, un'operatrice brillante e misteriosa. Attraverso la sua voce, il lettore entra in un microcosmo fatto di incontri, confessioni, episodi tragicomici e memorie lontane che si riaffacciano con forza. L'autore ci accompagna in un flusso narrativo vivido, tra dialoghi brillanti e momenti di commovente umanità, dove ogni personaggio - dal burbero vigilante notturno alla centenaria ex attrice - diventa specchio di un'umanità fragile, ridicola, ma mai priva di dignità. "Helianthus Annuus" è una metafora potente della vita che si ostina a cercare la luce, anche nei giorni più corti. Un romanzo che riesce a far sorridere e riflettere, ricordandoci che non è mai troppo tardi per raccontare - o ascoltare - una buona storia.