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							  Editore: Pgreco
Reparto: Storia d'europa
ISBN: 9788868026448
Data di pubblicazione: 31/10/2025
Numero pagine: 400
La Transizione spagnola ha rinunciato a realizzare una vera rottura democratica. Politici del vecchio regime, poliziotti torturatori e giudici compiacenti hanno trovato facile collocazione nel nuovo sistema. Ex ministri che siglarono pene di morte sotto Franco e ex governatori civili che legittimarono esecuzioni sommarie continuano a occupare, ancora oggi, nel XXI secolo, posizioni di privilegio nel settore pubblico. La mitizzata Transizione non è stata né pacifica né esemplare: dalla morte del dittatore fino all'approvazione della Costituzione -che di fatto ha funto da Legge di Punto Finale-, decine di manifestanti che chiedevano amnistia e libertà sono stati assassinati da membri delle forze di polizia e da elementi dell'estrema destra, mentre figure come Rodolfo Martín Villa e Juan José Rosón guidavano il Ministero dell'Interno. Il "consenso" imposto dai politici del regime che hanno diretto il cambiamento, accettato dai settori maggioritari dell'opposizione, ha rinforzato il "successore a titolo di Re" designato da Franco, lasciando una significativa eredità irrisolta con la Storia e la comunità.
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